Caserta comprende, oltre al capoluogo, anche ben 23 frazioni. Tra queste vanno ricordate San Leucio, comune a parte aggregato a Caserta sotto il fascismo, famosa per il Real Belvedere e i setifici, e Casertavecchia, con il suo borgo medievale, il castello e il Duomo in stile arabo-romanico risalente al 1100.

La città di Caserta è legata senza soluzione di continuità dal punto di vista urbanistico con altri importanti centri della provincia, come Santa Maria Capua Vetere a nord, dove sono presenti il Tribunale e i resti di un anfiteatro romano.

Caserta è situata in una posizione strategica rispetto ai grandi assi stradari, è altresì situata al centro della via Sannitica, la strada voluta dai Borbone.

Le origini di Caserta sono molto antiche. La stessa area sulla quale fu edificata la reggia fa parte di un territorio naturale di importanza archeologica dove troviamo testimonianze della presenza di Osci, Sanniti e Romani. Alcuni fanno risalire le origini di Caserta agli Osci, altri ai Sanniti. Certo è che la città gode di un passato storico molto importante.

Nel 1990 furono ritrovate, nei sotterranei della Reggia, alcune tombe di epoca Sannita; si trattò dunque di una necropoli del V secolo a.C.. Intorno al 423 a.C. venne completamente popolata dai Sanniti che le diedero il nome di Calatia. Nel 211 a.C. si schierò contro i Romani e a favore di Annibale. Venne condannata all’esproprio e alla centuriazione, il che significa frammentazione del territorio in grandi appezzamenti.

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